Venerdì 29 novembre 2024

IL BONUS NATALE 2024: informativa e autocertificazione

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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L’art. 2-bis, del D.L. 113/2024, L. 143/2024, ha introdotto un nuovo bonus, per il solo 2024, per i lavoratori dipendenti. L’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 19/2024, ha fornito le prime indicazioni operative.

Sono destinatari del Bonus Natale di 100 euro i lavoratori dipendenti (titolari di reddito di lavoro dipendente) con qualsiasi qualifica (compreso il lavoro a domicilio quando è considerato lavoro dipendente), a prescindere dalla tipologia contrattuale (determinato, indeterminato, part-time, intermittente).

Il dipendente deve presentare apposita richiesta scritta attestante il diritto al bonus (dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà – art. 47, DPR 445/2000).
Il datore di lavoro (sostituto d’imposta), è tenuto a conservare la documentazione ricevuta (per eventuali controlli da parte degli organi competenti), e a corrisponde il bonus unitamente all’erogazione della tredicesima mensilità In sede di conguaglio di fine anno, dopo averne verificato l’effettiva spettanza sulla base dei dati a propria conoscenza (redditi corrisposti e capienza) e di quelli dichiarati dal lavoratore (ulteriori redditi e carichi familiari).

Abbiamo pubblicato un docuento che contiene un'informativa sul Bonus Natale corredata dal Modello di Autocertificazione.

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    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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