Nel 2020 la pandemia da Covid-19 è costata ad ogni italiano 5.420 euro, di cui 2.371 euro di minore Pil pro capite ed i restanti 3.049 euro di incremento di debito.
Il dato emerge dallo studio "Il debito pubblico italiano e il Covid-19" realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, che mette a confronto l'impatto che la pandemia ha avuto sulla nostra economia rispetto a quella degli altri paesi del G20.
Il crollo del PIL reale per l’Italia nel 2020 è risultato essere il peggiore (-9,2%) dopo l’Argentina (-10,4%) ed il Regno Unito (-10%). A causa di un rimbalzo troppo corto nel 2021, poi, l’Italia presenterebbe il calo del Pil maggiore nel biennio 2020-2021 (-6,5%).
L'anno scorso il debito pubblico italiano, in termini pro-capite, è aumentato di 3.049 euro. Nel 2021 aumenta di altri 2.372 euro a testa e nel biennio cresce in totale di 5.421 euro. Per effetto della pandemia, il debito pubblico del nostro paese passa, a livello pro-capite, da 39.864 euro del 2019 a 42.913 euro del 2020.
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Finanziamento S.r.l. da parte dei soci
La prassi del finanziamento dei soci a favore della propria società è assai diffusa in Italia, rappresentando una forma di sostegno finanziario alternativa all'aumento di capitale o al ricorso a prestiti bancari.
La raccolta del risparmio tra il pubblico, che è vietata ai soggetti diversi dalle banche e dagli altri intermediari finanziari autorizzati ed è sanzionata anche penalmente, trova eccezione per i finanziamenti dei soci alla propria società.
La Legge di bilancio 2025 prevede che le spese sostenute per le trasferte dei dipendenti (spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea) siano deducibili per l’impresa e i rimborsi non siano imponibili per il dipendente, solo se i pagamenti sono effettuati con mezzi tracciabili (bonifici, carte di credito o debito, modalità elettroniche, ecc.).
Documento riepilogativo fatture inferiori a Euro 300,00 (anno 2025)
Foglio MSExcel per generare i documenti riepilogativi mensili vendite e/o acquisti (art. 6 comma 1 del D.p.r. 695/1996). Utile per i soggetti che hanno rapporti con il pubblico, per importi ridotti, o che devono registrare numerose fatture di modico importo (es. spese ristoranti).
N.B: il file è utilizzabile in “scrittura” fino a 14 mesi dalla data di acquisto ed in sola “lettura” superato l’anno di acquisto.
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