Dopo la presentazione del Modello 730 serve per la dichiarazione dei redditi, qualora si abbiano i requisiti, è possibile ottenere rimborsi direttamente in busta paga o nella rata della pensione.
In linea generale i rimborsi relativi all’Irpef e alla cedolare secca vengono accreditati all’interno della busta paga nella retribuzione relativa al mese di luglio. I pensionati devono aspettare invece il mese di agosto o di settembre.
Tuttavia le tempistiche variano in base alla data di trasmissione del modello all’Agenzia Entrate.
I pagamenti vengono effettuati in busta paga a partire dal mese successivo a quello in cui viene ricevuto dal datore di lavoro il prospetto di liquidazione. Presentando il Modello 730 nel mese di maggio, dunque, con la trasmissione al Fisco entro il 15 giugno, si avrà diritto al versamento nella busta paga del mese di luglio, e così a scalare. Per i pensionati invece intercorrono generalmente due mesi dalla data di trasmissione del modello compilato.
L’Agenzia Entrate può effettuare dei controlli preventivi sul modello presentato, entro quattro mesi dal termine previsto per la sua trasmissione. In questo caso il rimborso risultante dalle operazioni di verifica sarà erogato entro il sesto mese successivo alla data di presentazione della dichiarazione.
Diverso il caso in cui non si indichi un sostituto d’imposta e sia dunque necessario ricevere direttamente il credito Irpef con un bonifico sul proprio conto corrente, comunicando all’Agenzia Entrate stessa il proprio Iban. In tal caso possono registrarsi ulteriori ritardi, ma in ogni caso il conguaglio dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
Contenzioso tributario: modello di ricorso e memorie 2025
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