Giovedì 27 marzo 2025

Bonus pubblicità 2025: in scadenza il termine per 'prenotare' il credito

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Ricordiamo che, fino al 31 marzo, sarà possibile prenotare il credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali 2025 su quotidiani e periodici anche online (c.d. Bonus pubblicità), presentando la "comunicazione per l’accesso al credito d’imposta" tramite il servizio telematico disponibile nell'area riservata del sito internet dell'Agenzia delle Entrate (sezione "Servizi" - "Comunicare").

L'incentivo, destinato ad imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, consiste in un credito d'imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti realizzati
Per beneficiare dell'incentivo, è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente.

Sul sito internet delle Entrate è pubblicato il modello di comunicazione per la fruizione del credito d’imposta e le relative istruzioni di compilazione.
Il modello ha una doppia funzione:

  • presentare la "Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta", contenente i dati degli investimenti effettuati e/o da effettuare nell’anno agevolato, al fine di beneficiare dell'agevolazione;
  • presentare la "Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati", utile per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, presentata in precedenza, siano stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato e che gli stessi soddisfino i requisiti richiesti.

Maggiori informazioni.


Fonte: https://www.informazioneeditoria.gov.it
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    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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